Vi spiegai cosa è il Turismo Lento ed ecco un interessante evento che vi consiglio…
Il turismo lento e responsabile. AMODO presenta le 7 proposte per migliorare il P.N.R.R.
Nel turismo lentezza significa profondità.
Camminare lenti significa osservare le bellezze del paesaggio, non lasciarsi sfuggire i particolari, lungo la via, in terra nell’aria.
Le piante, e i fiori, il muschio e le tracce degli animali, un antico casolare euna maestà, un contadino al lavoro nei campi, una donna nell’orto, i bambini che giocano nel cortile.
Significa fermarsi in un borgo, in una contrada, incontrare delle persone, chiacchierare con loro e ascoltarle, visitare una chiesa, comprare del cibo locale in una bottega.
Il cammino non è un’impresa sportiva, e la sosta è più importante del moto.
I relarori:
Introduce Maurizio Davolio
Anna Donati – Portavoce dell’Alleanza per la Mobilità Dolce;
Alessandra Bonfanti – Dirigente presso Legambiente Onlus;
Piergiorgio Oliveti – Direttor di Città Slow;
Maurizio Capelli – Segretario Generale di Borghi Autentici d’Italia;
Andrea Trevisi – Rockability, Distretto di turismo lento e responsabile a Cascia.
In occasione delle Giornate Mondiali: della Natura, delle Foreste, della Meteorologia, della Terra, delle Api e della Biodiversità, istituite per richiamare l’attenzione sull’importanza della salvaguardia degli ecosistemi, dal 3 marzo al 22 maggio, la Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali ha organizzato sei incontri gratuiti online sulla piattaforma Google Meet.
Per offrire al pubblico alcune occasioni per dialogare di scienza con esperti del settore, docenti, professionisti.
Ci si avventurerà lungo diversi sentieri tematici, in occasione delle Giornate Mondiali, istituite proprio per richiamare l’attenzione su particolari ambiti di studio:
La Giornata Mondiale della Natura
La Giornata della natura del 3 marzo è dedicata alla tutela di tutte le specie animali e vegetali selvatiche, componenti chiave della biodiversità mondiale.
Mercoledì 3 Marzo 2021 ore 17,45 ecco il webinar: In viaggio fra i patriarchi Presentazione del libro “Giona delle sequoie” e “I giganti silenziosi” con TIZIANO FRATUS (poeta, scrittore e dendrosofo).
Gli incontri avranno durata di un’ora, saranno online e per partecipare occorre iscriversi compilando il modulo che si trova cliccando il seguente link: http://bit.ly/suisentieridellescienze
Nuovi Turismi, lento e sostenibile in nuove destinazioni…
SLOW FOOD TRAVEL È IL PROGETTO DI SLOW FOOD NATO PER AIUTARE I TERRITORI A SVILUPPARE IL PROPRIO POTENZIALE QUALI DESTINAZIONI GASTRONOMICHE DI QUALITÀ.
Slow Food Travel è pensato per viaggiatori curiosi e responsabili che vogliono conoscere davvero le culture gastronomiche locali, senza dimenticare la sostenibilità e la difesa della biodiversità alimentare.
Due Incontri per ripensare quale sarà il futuro del turismo
Per approfondire il modello di viaggio ideato da Slow Food, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori che, insieme ai cuochi che cucinano i loro prodotti, diventano i narratori dei loro territori e guide speciali alla scoperta delle tradizioni locali. Un modello di viaggio lento e rispettoso che guarda al futuro del turismo dopo la crisi pandemica.
6 marzo ore 10: Slow Food Travel, verso nuove destinazioni
6 marzo ore 10: Slow Food Travel, verso nuove destinazioni
Comincia il 6 marzo con un incontro in cui verrà presentato il progetto attraverso il racconto di chi sta lavorando per la nascita di nuove destinazioni, in Azerbaijan e in Italia. Evento organizzato nel quadro del progetto Covcheg finanziato dall’Unione Europea.
Un viaggio attraverso tradizioni gastronomiche uniche fatto di incontri ed esperienze con i veri custodi del territorio: i produttori.
Il forum è organizzato via Zoom, ed è necessaria la registrazione per poter fruire del servizio di interpretariato. Per ulteriori informazioni sull’evento, contatta m.rumiz@slowfood.it.
Florian Sengstschmid, amministratore delegato, ente del turismo dell’Azerbaigian
Anna Kanshieva, coordinatrice del progetto COVCHEG, Slow Food
Nasimi Sadiqzade, coordinatore Slow Food Travel per il progetto COVCHEG in Azerbaijan
Giacomo Miola, Food Experience manager e coordinatore dell’itinerario Slow Food della Costiera Amalfitana lanciato nell’ambito del progetto Slow Food in Azione
Nuovi Turismi, lento e sostenibile in nuove destinazioni…
SLOW FOOD TRAVEL È IL PROGETTO DI SLOW FOOD NATO PER AIUTARE I TERRITORI A SVILUPPARE IL PROPRIO POTENZIALE QUALI DESTINAZIONI GASTRONOMICHE DI QUALITÀ.
Slow Food Travel è pensato per viaggiatori curiosi e responsabili che vogliono conoscere davvero le culture gastronomiche locali, senza dimenticare la sostenibilità e la difesa della biodiversità alimentare.
Due Incontri per ripensare quale sarà il futuro del turismo
Per approfondire il modello di viaggio ideato da Slow Food, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori che, insieme ai cuochi che cucinano i loro prodotti, diventano i narratori dei loro territori e guide speciali alla scoperta delle tradizioni locali. Un modello di viaggio lento e rispettoso che guarda al futuro del turismo dopo la crisi pandemica.
7 marzo ore 10: Lentamente viaggiare: una nuova prospettiva per il turismo
7 marzo ore 10: Lentamente viaggiare: una nuova prospettiva per il turismo
Giornata conclusiva di una tre-giorni di formazione organizzata nell’ambito del progetto Slow Food in Azione: le comunità protagoniste del cambiamento, che coinvolge i 200 stakeholder coinvolti negli Itinerari di Slow Food in Azione appena pubblicati.
Una visita “virtuale” in occasione della Festa della Donna…
LE DONNE DI RANVERSO: la Fondazione Ordine Mauriziano propone una visita tematica online sulle figure femminili dipinte all’interno della Chiesa Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso
In occasione della Festa della Donna la Fondazione Ordine Mauriziano propone per domenica 7 marzo, alle ore 16, una visita tematica online, su Zoom. dedicata a “Le donne di Ranverso”
Un momento per scoprire le figure femminili dipinte all’interno della Chiesa Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso.
Ad acquisto effettuato riceverete un link per accedere alla piattaforma zoom.
L’adesione al laboratorio da anche diritto al biglietto ridotto in Precettoria, quando sarà possibile la visita in presenza.
I luoghi della Via Francigena in Valle di Susa.
Scopriamo la precettoria di Sant’Antonio di Ranverso. Ne abbiamo parlato con Val Susa Turismo con Serena Fumero di Artemista che ci ha raccontato le attività e percorsi di visita.
Il complesso fu fondato nel 1188 da Umberto III di Savoia e dato in uso ai canonici regolari di Sant’Antonio di Vienne, con l’intento di creare un punto di assistenza per i pellegrini e un centro di trattamento di coloro i quali erano afflitti dal “fuoco di sant’Antonio“. Con l’avvento dell’epidemia di peste della seconda metà del XIV secolo la precettoria ospiterà anche gli affetti da questa terribile malattia. L’isolamento e la cura delle piaghe infette avveniva attraverso il grasso dei maiali per evitare l’espandersi dell’infezione. Il richiamo all’iconografia di sant’Antonio abate è esplicita: il santo appare sempre accanto ad un maialino.
Se vuoi segnalarmi un evento, scrivimi a silvia@nuovi-turismi.com. Lo valuterò e se in linea con gli argomenti trattati su Nuovi Turismi, sarò felice di condividerlo!
Consulente di comunicazione e promozione e digitale applicata al turismo e alla cultura. Amo viaggiare, parlare di turismo lento facendo marketing territoriale e turistico. www.silviabadriotto.it
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