Intervista a Bio Vio Cantina con Agriturismo – Azienda certificata Quality Made #traveldifferent

Intervista a Bio Vio Cantina con Agriturismo – Azienda certificata Quality Made #traveldifferent

Azienda BIO gestita da generazioni con cura e rispetto del territorio

Vi ho raccontato negli scorsi articoli la filosofia e gli obiettivi di turismo sostenibile, ambientale e culturale del marchio Quality Made.

Continua il viaggio alla scoperta del turismo rurale di qualità con le interviste e con i protagonisti di questo nuovo turismo: le imprese certificate che hanno sposato il progetto QUALTY MADE e interpretato per migliorare l’accoglienza e i servizi di comunità nel loro territorio.

Ne parliamo con Camilla Vio di Bio Vio Cantina con Agriturismo, a Albenga SV – Liguria

3 Domande veloci per conoscerla meglio e dopo ascolta l’intervista integrale!

  1. Ciao, presentati brevemente chi sei e che attività ti lega al marchio Quality Made?

    Ciao sono Camilla dell’azienda agricola biologica Vio,  come il cognome di famiglia. Siamo nella piana di Albenga nella provincia di Savona e siamo a 5 km dal mare in un piccolo borgo che si chiama Bastia e rimane appunto è dove c’è la la cantina quindi il fulcro della nostra azienda oltre il nostro magazzino delle erbe aromatiche. Qui a Bastia è dove nasce la storia della nostra famiglia quindi dov’è nato il mio nostro papà papà Simone e appunto da lì quando ancora nonno coltivava ortaggi ed è partita un po’ la storia della nostra azienda. Adesso siamo tre sorelle quindi le le figlie di Chiara e di Simone che insieme a loro continuiamo e portiamo avanti questa la tradizione di famiglia di produttori di erbe aromatiche biologiche certificate dal 1989. Dal 2000 al abbiamo anche cominciato a etichettare il vino biovio,  prima come tutti i buoni contadini avevamo le vigne per fare il vino per gli amici e i parenti e invece insomma dalla passione della mamma del papà si è deciso di creare l’etichetta biovio e da lì parte questo grande progetto che continua tuttora nella promozione dei vitigni tipici della nostra zona che sono appunto il pigato, il vermentino rossese. Per noi attraverso i nostri prodotti vogliamo trasmettere delle tradizioni dei territori delle storie e come quella della nostra famiglia ma non solo… Chi viene a degustare ad assaggiare i nostri vini non assaggia soltanto i vini e gli oli e l’olio diciamo di biovio ma poi diciamo traspare tutto il territorio attraverso quella degustazione e nella visita che credo sia la nostra missione: raccontare la nostra piana di Albenga e l’entroterra. Perché finalmente oggi non si parla più soltanto di costa e di mare ma anche di entroterra quindi tutti quei borghi quelle piccole realtà artigianali e di nicchia che vivono magari più in in collina imposti anche meno conosciuti.

  2. Quali idee ti sei fatta per il futuro turistico e sostenibile del tuo territorio?

    Soprattutto negli ultimi 10 anni, come anticipato, finalmente le realtà del territorio cominciato a dialogare e partecipare insieme a delle fiere e a creare dei progetti. Questo secondo me è diciamo veramente l’impegno che tutte le piccole aziende del nostro territorio che devono portare avanti continuare ad esempio.  Una piccola curiosità ad Albenga nel nostro territorio è nata da diversi anni la vita in Riviera, una rete di imprese di 25 aziende vitivinicole per noi questo è stato un grande successo perché finalmente realtà che sono sempre state vicine ma magari hanno sempre dialogato poco si sono messe insieme per unirsi perché poi insieme è più facile anche avere più contatti riuscire a comunicare il nostro territorio. Se lo facciamo in 10 è molto meglio che se lo fa lo si fa singolarmente. Per questo devo dire che sia mia mamma che mio papà sono stati un po’ pionieri di questa idea, hanno sempre creduto molto nella coesione e nella collaborazione fra vicini. Credo che questa sia un ottimo valore che dobbiamo continuare a tramandare. Sono sicura che queste sono le vie giuste per riuscire a far conoscere anche la parte di ponente della nostra Liguria che è sempre un pochettino trascurata proprio per una mancanza, anche di capacità, di sapersi raccontare di sapersi esprimere nel modo giusto. Oggi grazie al sempre più attento turista che viene vuole essere attivo e vuole partecipare anche in maniera un pochettino più diretta alle attività è possibile.

  3. Nel tuo territorio, quali luoghi/attività del cuore consiglieresti? E perché?

    Beh in primis, su tutto sicuramente il centro storico di Albenga che è meraviglioso e di epoca romana e secondo me ancora oggi è troppo poco conosciuto. Se l’Italia è tutta bella però devo davvero dire che se siete in zona prendetevi delle giornate per venire a conoscere Albenga il suo centro perché credo che sia qualcosa di imperdibile. Ci sono anche dei musei quindi insomma ci sono diverse attività da fare.
    Un’altro luogo del cuore Zuccarello che è un piccolo borgo dell’entroterra molto carino e invece andando poi sul mare ad esempio Laigueglia, un piccolo paese di mare un piccolo borgo, visitarlo in bassa stagione è molto affascinante, cioè ci sono zone che non sono da vivere solo d’estate perché abbiamo il mare ma soprattutto d’inverno perché abbiamo delle ottime aziende da visitare e conoscere.  Abbiamo delle ottime passeggiate da fare ci sono degli ottimi ristoranti che propongono prodotti tipici: dall’olio alle materie prime e di valore della nostra zona. Ad esempio specialità di Albenga che sono il pomodoro cuore di bue e la zucchina trombetta, il carciofo spinoso di Albenga, che fra l’altro è un ortaggio che produciamo anche noi, e l’asparago violetto. Questo per dirvi che è davvero la nostra la nostra piana il nostro comprensorio ha tanto da raccontare! Va vissuto dal mare alla montagna proprio letteralmente così .
    Purtroppo nell’immaginario la Liguria è sempre stata vissuta soltanto dal lato Marino e mentre invece sviluppare le potenzialità del turismo rurale e la diversificazione aiuta ad aumentare la stagionalità e può dare appunto un valore aggiunto. Sì quello sicuramente infatti credo che quello sarà insomma è proprio un punto di forza delle nostre zone perché ti garantisce di poter soggiornare in diversi periodi dell’anno trovando sempre servizi e offerte molto interessanti.
    Infine come vi dicevo appunto un’altra delle nostre produzioni e l’olio di taggiasca, l’olio di di monocultivar taggiasca riconosciuto apprezzato dai palati più esigenti perché è molto delicato essendo però anche saporito allo stesso tempo. Consigliamo quindi le visite a frantoi e cantine dei produttori della nostra zona. Credo davvero che ce ne sia un po’ per tutti i gusti e che si possa viaggiare sia in coppia che in famiglia, da noi vengono anche diversi gruppi e si creano proprio degli itinerari molto interessanti per visitare diverse realtà come ad esempio a Bastia dal pastore anche degustazioni di formaggi.

 

Contatti Bio Vio Cantina con Agriturismo:

Le Aziende QUALITY MADE in Liguria: qualitymade.eu/territori/liguria

Ascolta l’intervista:

About the Author /

silvia.badriotto@gmail.com

Consulente di comunicazione e promozione e digitale applicata al turismo e alla cultura. Amo viaggiare, parlare di turismo lento facendo marketing territoriale e turistico. www.silviabadriotto.it

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